Il 17 febbraio, il popolo della pace si riunì di fronte ai cancelli dell’aeroporto militare di San Damiano, in provincia di Piacenza, per gridare il proprio NO alla guerra. La manifestazione venne organizzata spargendo numerosi comunicati e volantini e nel giro di poche settimane si raccolsero varie adesioni.
Furono oltre 500 i manifestanti che, nonostante il freddo e la neve caduta nei giorni precedenti, sventolarono le bandiere della pace lungo il muro di cinta della base che accolse i Tornado del Cinquantesimo stormo dell’aeronautica militare.
San Damiano divenne una di quelle basi utilizzata come scalo tecnico per i velivoli da guerra delle truppe della NATO impegnate nel conflitto contro l’Iraq, in virtù del voto espresso in parlamento. Le bandiere che sventolavano erano soprattutto quelle dell’arcobaleno della pace: « L’Italia ripudia la guerra art. 11 della costituzione » recitava uno striscione portato a mano da alcuni manifestanti, mentre su altri si leggeva: « razzismo e guerra fuori dalla terra » e quelli dell’associazione Donne in Nero: « tra uccidere e morire c’è una terza via : vivere ».